
45 milioni di antifascisti. Il voltafaccia di una nazione che non ha fatto i conti con il Ventennio
di Oliva Gianni (Autore)
presso le librerie: |
Prenota libroSe prenoti questo libro lo conserveremo per te per le prossime 24 ore in una delle nostre librerie a tua scelta. |
Descrizione
«In Italia sino al 25 luglio c'erano 45 milioni di fascisti; dal giorno dopo, 45 milioni di antifascisti. Ma non mi risulta che l'Italia abbia 90 milioni di abitanti»: la frase attribuita a Winston Churchill fotografa con la forza del sarcasmo la condizione di un paese che nel 1940 è entrato in guerra inneggiando all'aggressività fascista e tre anni dopo se ne è prontamente dimenticato. Dopo la Conferenza di Pace di Parigi del 1946, tutte le responsabilità della disfatta vengono infatti attribuite esclusivamente a Mussolini, ai gerarchi e a Vittorio Emanuele III. Una volta eliminati i primi a Dongo e in piazzale Loreto ed esautorata la monarchia con il referendum del 2 giugno, l'Italia può riacquistare la sua presunta integrità politica e morale usando la Resistenza, opera di una minoranza, come alibi per assolversi dalle responsabilità del Ventennio. Quando i perdenti salgono sul carro dei vincitori la memoria storica viene spazzata via e ha inizio una nuova stagione. Per eliminare una classe dirigente bisogna però averne un'altra a disposizione: come defascistizzare tutto e tutti se in quegli anni pressoché tutto e tutti erano stati fascisti? La rottura con il passato si rivela così un brusco e disarmante riciclo senza pudore di uomini, di strutture e di apparati: come nel caso eclatante di Gaetano Azzariti che, da presidente del Tribunale della Razza, massimo organismo dell'aberrazione razziale, diventa vent'anni dopo presidente della Corte costituzionale, massimo organismo di garanzia della democrazia, senza che nessuno gli abbia chiesto di ritrattare, né il monarchico Badoglio, né il comunista Togliatti, né il democristiano Gronchi. Gianni Oliva ci costringe, ancora una volta, a guardare alla storia con onestà, facendo luce su quanto i «conti non fatti sul passato» pesino ancora sul presente.
Dettagli
Edizione: | 0 |
---|---|
Categoria: | storia |
Volumi: | 0 |
Pagine: | 0 |
Collana: | Le scie. Nuova serie |
Data Pubblicazione: | 01-2024 |
Lingua: | Ita |
ISBN: | 9788804784609 |
Cerca libro
Contattaci per informazioni
- Un regno che è stato grande. La storia negata dei Borboni di Napoli e Sicilia
- Esuli
- Soldati e ufficiali. L'esercito italiano dal Risorgimento a oggi
- Primavera 1945. Il sangue della guerra civile
- Esuli. Dalle foibe ai campi profughi: la tragedia degli italiani di Istria, Fiume, Dalmazia. Ediz. illustrata
- Soldati e ufficiali. L'esercito italiano dal Risorgimento a oggi
- L'ombra nera
- D'Annunzio e la malinconia
- «Si ammazza troppo poco». I crimini di guerra italiani 1940-1943
- Centri e periferie. Particolari di geo-storia letteraria
- L’impero di San Biagio
- Cinquecento italiano
- L'università di Napoli nell'età della Restaurazione. Tra amalgama, moti e repressione
- I prigionieri italiani negli Stati Uniti
- Tempo di guerra
- Avventure dell’obbedienza nella Compagnia di Gesù
- Il decennio rosso
- Il nemico tedesco
- Le guerre persiane
- La Sicilia musulmama