
La sacralizzazione della politica nell'Albania comunista (1944-1991)
di Dani Doan (Autore)
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Descrizione
Il regime comunista instaurato in Albania durante il lungo dominio del Partito comunista (dal 1944 al 1991) assunse un atteggiamento ostile verso le istituzioni e le tradizioni religiose, sino al loro annichilimento nel 1967, perlomeno nello spazio pubblico. In parallelo a questa lotta contro le religioni "storiche", si sviluppò un processo di sacralizzazione della politica che gradualmente diede vita a una religione politica fondata sull'intreccio fra l'ateismo scientifico di matrice sovietica e un nazionalismo risorgimentale albanese trasfigurato. Un complesso di miti, riti, simboli, dogmi e norme comportamentali fu messo in opera dal Partito-Stato con l'intento di consacrare le entità secolari, quali il Partito stesso, il popolo, il proletariato, la patria, e di redimere e guidare la società verso un futuro immanente, nonché di stabilire i fini ultimi dell'esistenza. Tale religione politica condizionò le scelte delle istituzioni pubbliche, i rapporti sociali e la vita quotidiana del cittadino-fedele, pensato come "uomo nuovo", interamente sottomesso e devoto fino al sacrificio della propria vita.
Dettagli
Edizione: | 0 |
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Categoria: | storia |
Volumi: | 0 |
Pagine: | 0 |
Collana: | Prospettive storiche. Studi e ricerche |
Data Pubblicazione: | 01-2023 |
Lingua: | Ita |
ISBN: | 9791255000389 |
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