
«L'Abruzzo sono io»
di D'Annunzio Gabriele, Papponetti G. (cur.) (Autori)
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Descrizione
Possesso perenne acquisito durante gli anni dell'infanzia e i continui ritorni nella regione natìa, l'Abruzzo concreto e talvolta rude, indubbiamente caratteristico, si trasfigura nella penna di d'Annunzio in spazio metastorico. Diventa cioè la dimensione mitica, in dialogo continuo con la classicità greca e ancestrale, in cui sia le ambientazioni sia i personaggi delle prose o dei versi trovano spontaneamente il loro posto e spessore. Tra le pagine del Notturno, del Libro ascetico o del Segreto si disegna, per esempio, il ritratto della madre, che incarna l'origine per antonomasia e determina il continuo nostos ad essa, reinterpretato liricamente nel focolare domestico di Itaca e nel viaggio in Grecia di Maia.La conoscenza approfondita di d'Annunzio come dell'Abruzzo ha calato a tal punto Pino Papponetti nell'opera del suo conterraneo che, in piena obbedienza alla norma dannunziana, egli può condividere col Vate la formula qui protagonista: "l'Abruzzo sono io".
Dettagli
Edizione: | 0 |
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Categoria: | storia |
Volumi: | 0 |
Pagine: | 0 |
Collana: | Le drizze |
Data Pubblicazione: | 01-2012 |
Lingua: | Ita |
ISBN: | 9788898007066 |
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