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Descrizione
Siamo un Paese giovane, unito da appena 150 anni. Ancora agli inizi dell'Ottocento il cancelliere Metternich definiva l'Italia "una espressione geografica", divisa com'era fra regni e staterelli. E dopo l'unità abbiamo scoperto quanto eravamo divisi politicamente, per aspirazioni economiche, culture e lingue. E ai giorni nostri, il fenomeno leghista dimostra quanto inclini siamo al regionalismo e a vedere i nostri connazionali come "altri". Eppure siamo stati la culla dell'impero romano e del Rinascimento, massime espressioni di unità politica dell'antichità e dell'identità culturale nazionale all'inizio della modernità. Quali sono allora i limiti della nostra "identità nazionale"? L'idea di Italia fu un patrimonio dei letterati, da Dante agli umanisti, oppure un'aspirazione retorica degli intellettuali patrioti risorgimentali? Per spiegarcelo Duggan ripercorre 1500 anni di storia patria, dalla caduta di Roma, all'orgoglio nazionale dei Comuni, concentrandosi sugli ultimi due secoli, fino alla prima repubblica nata sulle ceneri del fascismo, e la seconda figlia di tangentopoli e morta, forse, con il berlusconismo.
Dettagli
Edizione: | 1 |
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Categoria: | storia |
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Volumi: | 1 |
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Pagine: | 146 |
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Collana: | Saggi |
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Data Pubblicazione: | 02-2013 |
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Lingua: | Ita |
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ISBN: | 9788866204862 |
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