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Descrizione

Shlomo Venezia, sopravvissuto ai campi di sterminio nazisti, scomparso il 1 ottobre 2012 a Roma, racconta in questo "libro-intervista" la sua terribile vicenda. Deportato dal ghetto di Salonicco con tutta la sua famiglia, arrivato ad Auschwitz conosce l'inferno delle camere a gas. Impiegato nelle squadre "sonderkommando" (i prigionieri costretti a portare a morire i propri simili e a bruciarli nei forni crematori), riesce per un caso fortunato della sorte a sopravvivere. Per oltre quarant'anni, come è successo ad altri deportati, non trova le parole e la forza per raccontare quei terribili accadimenti. Le sue memorie di quei terribili fatti sono ora raccolte in questo libro, a testimonianza incancellabile dell'abominio nazista, monito contro ogni forma di razzismo e a smentita imperitura di ogni squallido tentativo negazionista.

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