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Come fu che la Biennale diventò un circo. Corsi e ricorsi dell'era Baratta
Descrizione
Alla fine del secolo scorso, quando Paolo Baratta ha preso le redini della Biennale di Venezia, un grande cambiamento era in atto: la società dello spettacolo stava impossessandosi della categoria "arte" per farne il testimone di un'idea dove ciò che conta nella creatività è divertire, stupire, ridurre la grande tradizione estetica a un suk della comunicazione dove tutto è in lotta con tutto. Ma così l'arte, quella che ha fatto grande l'Occidente nei secoli, si è lentamente perduta e il passaggio al nuovo millennio ha registrato proprio questo impoverimento estetico dove tutto diventa arte (concetto, boutade, déjà vu, plagio, pubblicità, oggetto comune). Non è così però che funziona l'arte propriamente intesa, e lo si è visto nelle edizioni della Biennale dal 1999 a oggi. Entrare alla Biennale anno dopo anno è stato come avventurarsi dentro una Horror House e i fantasmi che appaiono sono gli stessi del nostro mondo tormentato: distruzione dell'ambiente, violenza, incubi e meraviglia dell'intelligenza artificiale, fine del mito umanista del lavoro, trasgressioni e questioni di genere...
Dettagli
Edizione: | 0 |
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Categoria: | arte |
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Volumi: | 0 |
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Pagine: | 0 |
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Collana: | Controvento |
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Data Pubblicazione: | 01-2019 |
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Lingua: | Ita |
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ISBN: | 9788899661519 |
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