
Tu m'inambri
di D'Annunzio Gabriele, Goretti P. (cur.) (Autori)
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Descrizione
"Irma, Amir, Amor". Così inizia la lettera - inedita, proveniente da collezione privata - indirizzata a una delle mille amanti rimaste anonime o semi sconosciute (le cosiddette "badesse di passaggio") che frequentavano Il Vittoriale degli Italiani per soddisfare gli erculei appetiti erotici del Vate. Riconducibile a una certa Irma Colli, torinese di origine, databile in un periodo compreso tra il 1934 e il 1936, la mirabile e ambrata visione amplia la costellazione degli scritti di d'Annunzio, saturi di vibrazioni oracolari. Carnalissima, e al tempo stesso illuminata da mille riverberi spirituali che inneggiano al congiungimento: tra venature, cangianze, opalescenze. Una miniatura capolavorante, tra gli infiniti epistolari amorosi che siglano la vita inimitabile del Poeta. Il testo originale è corredato di una versificazione libera che lo scompone in forma intuitiva, con 63 gocce poetiche; 63, come l'anno di nascita del Vate (1863), così evocato e celebrato nell'attuale ricorrenza dei 160.
Dettagli
Edizione: | 0 |
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Categoria: | letteratura |
Volumi: | 0 |
Pagine: | 0 |
Collana: | Le farfalle |
Data Pubblicazione: | 01-2023 |
Lingua: | Ita |
ISBN: | 9788899876852 |