
Poesie
di Natoli Luigi, Ginevra I. T. (cur.), Squatrito A. (cur.) (Autori)
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Descrizione
Luigi Natoli nell'avvertenza al lettore della raccolta di poesie Congedo del 1903, manifesta il proposito di non voler più scrivere versi. Pochi mesi dopo riceverà questa lettera di Luigi Pirandello: "Caro Luigi, Congedo? Che congedo! Chi può mettere un volume di versi come il tuo non ha diritto a congedarsi dalle Muse. Del resto, lo so, giuramenti da Marinajo! Quando si ha veramente nel sangue il male della poesia, è inutile dire: - Ora basta! - Finché il tuo sangue scorre e il tuo cuore batte, bisogna che tu faccia versi e Versi e versi. Piangi, e noi godremo! Grazie di tutto e un fraterno abbraccio dal tuo Luigi", ma nonostante queste parole che avrebbero rincuorato chiunque, Natoli non compone più poesie prestando fede al suo addio in Congedo. La lettura di questi versi scritti in piena libertà e senza alcun condizionamento, se non stilistico, ci consente di ricostruire con sicurezza la reale personalità di Luigi Natoli, passeggero di un secolo che non ha saputo dare la giusta gloria a uno dei suoi figli migliori. Il volume contiene le raccolte di poesie edite: Foglie morte (1880) - Parentalia (1890) - Congedo (1903) e le inedite Versiculi (1882) e In pace (1885).
Dettagli
Edizione: | 0 |
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Categoria: | letteratura |
Volumi: | 0 |
Pagine: | 0 |
Collana: | Opere di Luigi Natoli |
Data Pubblicazione: | 01-2021 |
Lingua: | Ita |
ISBN: | 9788899102760 |