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Descrizione
Dopo il crollo del Terzo Reich e la rivelazione coram globo dei suoi crimini, ha scritto Saul Friedländer, i tedeschi «sono stati intrappolati tra l’impossibilità di ricordare e l’impossibilità di dimenticare». Questa condizione paradossale si è riflessa fatalmente sullo schermo cinematografico, uno dei più potenti veicoli della formazione dell’identità nazionale e della memoria collettiva nei tempi in cui viviamo. Sono ormai centinaia, dalla fine della guerra a oggi, i film tedeschi che hanno affrontato (o eluso) il passato nazista e la sua eredità morale. In queste pagine, tuttavia, si è scelto di parlare di un solo film, che Susan Sontag ha definito «il film più straordinario che io abbia mai visto, e una delle grandi opere d’arte del ventesimo secolo»: è Hitler, un film dalla Germania di Hans-Jürgen Syberberg, tetralogia wagneriano-brechtiana di durata impossibile (oltre sette ore) e di genere inclassificabile.
Dettagli
Edizione: | 1 |
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Categoria: | cinema radio tv |
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Volumi: | 1 |
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Pagine: | 180 |
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Collana: | Opzioni |
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Data Pubblicazione: | 01-2008 |
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Lingua: | Ita |
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ISBN: | 9788886908733 |
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