Descrizione

Il libro, del segretario del Partito della Rifondazione Comunista, affronta i luoghi comuni più diffusi sulla crisi e ne spiega l’infondatezza. La tesi sostenuta è che sia in atto una gigantesca opera di mistificazione, che fa leva sulla sostanziale incomprensione di massa di quali siano le vere e concrete cause della crisi. La crisi finanziaria viene presentata come un fenomeno quasi religioso, dove i «mercati» – dipinti come divinità emotive e irascibili – si innervosiscono, si spaventano, si preoccupano, causando alle persone gravissimi danni che vengono presentati e giustificati come «oggettivi». In questo modo, l’incomprensione del reale funzionamento dell’economia permette ai governi europei di avanzare ricette che ben lungi dal risolvere la crisi progressivamente la aggravano, con l’unico fine di rafforzare il potere e l’arricchimento delle classi più ricche.

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