Descrizione

Zuhra vive a Roma, fa la commessa in una libreria e parla pure romanesco. Ma la lingua a tratti incespica, perché lei è somala, ha la pelle nera della madre Maryam e di un padre che non conosce. Zuhra da bambina ha perso i colori e ha cominciato a cercarli per la città. Uno alla volta li ha ritrovati tutti, meno il rosso, la sfumatura dell'amore. Allora comincia a scrivere una storia, quella delle donne della sua famiglia. Una storia vertiginosa in cui si mescolano continenti, decenni, profumi, linguaggi, canzoni. E la sua storia la porta a Tunisi, un'estate a imparare l'arabo in una delle migliori scuole per stranieri. Lì la sua vicenda si intreccia a quella di Mar, un'altra ragazza romana, figlia di un'esule argentina e di un padre somalo da cui ha ereditato la pelle...In una pluralità di stili e di registri sempre diversi, con un italiano mescolato ai diversi vissuti, Igiaba Scego ci racconta una storia che va oltre i corpi e abbraccia anime scisse tra tormento e ironia, tra paura e voglia di futuro, tra oralità e scrittura.

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