
Immagini del disastro preima e dopo Auschwitz
Il “verdetto” di Adorno e la risposta di Celan, con le ultime correzioni
di Fontana Franco Maria (Autore)
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Descrizione
Theodor W. Adorno, tra i primi a coglierne il carattere di rottura, formula un aforisma divenuto celebre: “scrivere una poesia dopo Auschwitz è un atto di barbarie”. Un enunciato spesso interpretato come una sorta di divieto a scrivere poesie. Tuttavia, proprio e solo coloro i quali, anziché “osservarlo” in quanto tale, si sono adoperati nel contrastarlo, hanno finito con l’accettarne l’inquietudine che ne sprigionava. Primo fra tutti, Paul Celan, il quale, in quanto poeta che scriveva poesie dopo e su Auschwitz, riteneva di esserne il bersaglio principale. Proprio Celan, nel tentativo di contrastare Adorno, finirà per confutare, contraddittoriamente, se stesso e gran parte della sua poesia precedente. Il libro, nel tentare di ricostruire il difficile e sofferto confronto a distanza, tra Adorno e Celan, mette in tensione le loro poetiche, paradossalmente così vicine e così lontane.
Dettagli
Edizione: | 1 |
---|---|
Categoria: | filosofia |
Volumi: | 1 |
Pagine: | 100 |
Collana: | Eterotopie |
Data Pubblicazione: | 11-2012 |
Lingua: | Ita |
ISBN: | 9788857513218 |
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