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Descrizione

La figura di Carlo Michelstaedter (1887-1910) sembra lontana e inavvicinabile, come il rigore - etico e teoretico insieme - che diede corpo al lampo della sua esistenza e che appare a tal punto lontano dal disvalore del nostro tempo che rischia di risultare per lo più incomprensibile. Il volume, che vede la luce in occasione del centenario della morte del filosofo, intende fare il punto su Carlo Michelstaedter, mostrando come la molteplicità dei suoi interessi e delle modalità espressive che egli utilizzò trovi un sorta di naturale baricentro nella sua persona e nella perentoria richiesta di una autenticità esistenziale. Vengono considerate, in questa prospettiva, la vicenda biografica, i principali nodi filosofici, poetici e artistici che emergono dalla sua variegata produzione, le relazioni con quei pensatori (dai Presocratici a Schopenhauer), con i quali Michelstaedter ha esplicitamente o implicitamente dialogato.

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