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Libri, biblioteche e cultura nell'Italia del Cinque e Seicento
Descrizione
La fioritura della cultura italiana si è arrestata con il Rinascimento? Ciò che segue fu a lungo solo una cultura clericale riducibile alla formula della "Controriforma"? Come accostarsi a tale ambito di studi, al di là dei luoghi comuni più schematici? Le ricerche riunite in questo volume, frutto dell'opera di un gruppo di esperti in diversi settori e discipline (dalla storia istituzionale a quella culturale, dalla letteratura alla linguistica, dalla bibliografia alla storia delle biblioteche), tentano di rispondere a interrogativi che restano cruciali per la comprensione della nostra identità 'italiana'. I libri sono stati, infatti, un veicolo potente per la circolazione delle idee e delle conoscenze all'inizio dell'età moderna. Non solo i libri in quanto prodotto di una scelta intellettuale, esito di operazioni tecnologiche e di una impresa economica, in ambito di divulgazione editoriale, ma proprio in quanto deposito privilegiato della memoria. Come tali, li vediamo raccogliersi nelle biblioteche, nelle collezioni di testi, piccole e grandi, di singoli individui e di istituzioni prestigiose. Prima ancora, i libri hanno suscitato domande, stimolato la ricerca; si sono incontrati con gli interessi e le curiosità dei loro autori e di fruitori sempre diversi. In questo dinamismo, la capacità dei libri di edificare cultura non si è bloccata con la fine della stagione rinascimentale...
Dettagli
Edizione: | 0 |
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Categoria: | scienze sociali |
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Volumi: | 0 |
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Pagine: | 0 |
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Collana: | Università/Ricerche/Storia |
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Data Pubblicazione: | 01-2002 |
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Lingua: | Ita |
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ISBN: | 9788834307632 |
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