
Le forme di governo delle democrazie nascenti. Storia costituzionale dell'Occidente 1689-1789
di Rotelli Ettore (Autore)
La disponibilità si riferisce alle tempistiche di arrivo del prodotto nelle nostre librerie e NON i tempi di spedizione al vostro indirizzo di recapito. |
Descrizione
Le forme di governo, parlamentari o non parlamentari, oggi vigenti nelle decine di paesi che in tutto il mondo hanno forma di stato democratico, riflettono sostanzialmente quelle che le grandi democrazie appena nascenti si diedero nel XVIII secolo. Per giungere a tale conclusione, che contraddice le classificazioni giuridiche e politologiche correnti, Rotelli ripercorre il secolo di storia costituzionale fra il 1689 e il 1789 esaminando, in tre distinte parti, lo sviluppo delle forme di governo nate dalle grandi rivoluzioni inglese, americana e francese. Ettore Rotelli insegna Storia delle istituzioni politiche nella Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Bologna.
Dettagli
Edizione: | 0 |
---|---|
Categoria: | scienze politiche, politica |
Volumi: | 0 |
Pagine: | 0 |
Collana: | Collezione di testi e di studi |
Data Pubblicazione: | 01-2005 |
Lingua: | Ita |
ISBN: | 9788815105950 |
Cerca libro
Contattaci per informazioni
- Feliciano Benvenuti. Partecipazione e autonomie nella scienza amministrativa della repubblica
- Amministrazione e costituzione
- L'eclissi del federalismo
- Riforme istituzionali e sistema politico
- Federalismo e presidenzialismo
- La forma della giovinezza
- L'insulto del silenzio
- Romagnosi 1814. «Instituzioni di diritto amministrativo»
- Il martello e l'incudine. Comuni e province fra cittadini e apparati
- Costituzione e amministrazione dell'Italia unita
- Nata per unire. La Costituzione italiana tra storia e politica
- Partiti e Stato in Italia
- Eroi della politica. Storie di re, capi e fondatori
- Lega & Padania
- Verso la lotta armata
- La liberalizzazione dei trasporti ferroviari
- Rapporto 2011-2012
- Federalismo made in Italy
- Storia d'Italia. Vol. 21: L' Italia di Berlusconi (1993-1995)
- Qualcuno era comunista