
Rileggere «Dei delitti e delle pene» di Cesare Beccaria
di Curti S. (cur.) (Autore)
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Descrizione
«I 250 anni della prima pubblicazione del "libriccino fortunato" - questa è l'espressione che utilizzò Alessandro Manzoni, nipote di Cesare Beccaria, per parlare di Dei delitti e delle pene - rappresentano l'occasione per continuare a documentarne la vitalità e l'originalità. Facendo tesoro dell'insegnamento ricevuto dal suo autore, dopo 250 anni, Dei delitti e delle pene è (ancor più) utile e necessario. È utile perché ai princìpi introdotti da Beccaria si deve l'umanizzazione del diritto e della procedura penale, e con ciò la nascita del diritto penale moderno. È necessario perché la nostra società contemporanea, come ha avuto modo di argomentare Michel Foucault, "è molto più benthamiana che beccariana".
Dettagli
Edizione: | 0 |
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Categoria: | filosofia |
Volumi: | 0 |
Pagine: | 0 |
Collana: | - |
Data Pubblicazione: | 01-2015 |
Lingua: | Ita |
ISBN: | 9788813360627 |
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