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Congedo del viaggiatore cerimonioso
Descrizione
Pubblicata nel 1965, la raccolta "Congedo del viaggiatore cerimonioso & altre prosopopee" inaugura la fase più innovativa della carriera di Caproni, che sperimenta da qui in poi una poesia insieme metafisica e narrativa, tragica e ironica. Come già ne "Il seme del piangere" (1959), i testi poetici sono orchestrati in un comune disegno narrativo, un impianto che Caproni svilupperà anche in opere successive e sarà di ispirazione per poeti come Luzi e Zanzotto. Nuove maschere risaltano nei versi della raccolta: il viaggiatore, la guida, il guardiacaccia, il preticello. Sono i protagonisti delle rispettive prosopopee, che rappresentano la grande invenzione del libro: monologhi che mettono in scena io fittizi, veri e propri multipli e alter ego allegorici del poeta, che parla di sé senza mai dire "io" e delega il proprio discorso a controfigure. Alle prosopopee si alternano poesie di memoria e nostalgia per Genova e Livorno, in un gioco di simmetrie e riprese che ruota attorno alle domande ultime sulla condizione dell'io, la realtà della morte, il silenzio di Dio. Sono testi che una volta di più configurano la poesia di Caproni come una "caccia" ai fragili e sfuggenti aspetti della vita che la parola fatica a catturare.
Dettagli
Edizione: | 0 |
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Categoria: | letteratura |
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Volumi: | 0 |
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Pagine: | 0 |
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Collana: | I grandi libri |
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Data Pubblicazione: | - |
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Lingua: | Ita |
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ISBN: | 9788811016793 |
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