
Giulio Romano. La forza delle cose. Ediz. a colori
di Furlotti B. (cur.), Rebecchini G. (cur.) (Autori)
La disponibilità si riferisce alle tempistiche di arrivo del prodotto nelle nostre librerie e NON i tempi di spedizione al vostro indirizzo di recapito. |
Descrizione
Attraverso un approccio di ricerca originale, il catalogo, pubblicato in occasione dell'omonima mostra (Mantova, Palazzo Te, 8 ottobre 2022 - 8 gennaio 2023) intende restituire la complessità celata dai preziosi oggetti ideati da Giulio Romano. Come osserva nella sua introduzione Stefano Baia Curioni (Giulio Romano. La forza delle cose), la rassegna e il volume tentano di individuare un nuovo angolo di lettura, studiando Giulio come progettista di "cose": piatti, vasi, saliere, alzate, pinze, bicchieri, bottiglie, destinati alla corte, pensati per popolare anche Palazzo Te. In queste vere e proprie opere d'arte è fondamentale riconoscere l'intenzione genuinamente poetica, la stessa che percorre i suoi affreschi, le sue decorazioni e le sue architetture. Si tratta di oggetti il cui forte valore simbolico giocava un ruolo cruciale nelle dinamiche di corte, spiega Barbara Furlotti nel suo saggio Tra splendore e oculatezza: le cose a corte. La preziosità dei materiali e le forme ricercate, al pari dei soggetti rappresentati, non solo permettevano di mettere in valore lo status sociale dei committenti, ma anche di diffonderne il programma politico-culturale: la forza delle cose, dunque. L'importanza assunta da tali oggetti nel Cinquecento era tale che la loro realizzazione venisse discussa in fitti scambi tra i committenti, i grandi artisti incaricati dei progetti e le maestranze predisposti a metterli in esecuzione. Si tratta di vere e proprie negoziazioni attestate pure dai disegni, che consentono talvolta di seguire l'iter creativo degli artisti, sottolinea Jasmine Clark (Disegni per argenteria: forme e funzioni). Quest'ultimi, da parte loro, miravano a stupire i committenti, immaginando forme sempre più originali e fantasiose. Davide Gasparotto (Il fascino dei vasi antichi, da Mantegna a Michelangelo: fonti letterarie, modelli, forme, materiali) racconta come il repertorio decorativo si rinnovasse e ampliasse e, complici le tante scoperte archeologiche, si nutrisse di modelli antichi, continuamente rielaborati e attualizzati. I tanti progetti grafici di Giulio Romano - per i più svariati oggetti, con una predilezione per l'argenteria da tavola - ne dimostrano le raffinate ed eccezionali qualità di designer.
Dettagli
Edizione: | 0 |
---|---|
Categoria: | arte |
Volumi: | 0 |
Pagine: | 0 |
Collana: | Cataloghi |
Data Pubblicazione: | 01-2022 |
Lingua: | Ita |
ISBN: | 9791254630495 |
Cerca libro
Contattaci per informazioni
- L'arte contemporanea. Tra mercato e nuovi linguaggi
- L'ultimo cavaliere: le piccole sorelle di Eluria. La torre nera. Vol. 7
- Tatini
- Intrecci e trame. Tessere, cucire, ricamare. Il lavoro delle donne tra manifattura domestica e artigianato d'arte
- Antimagia. Vol. 1
- V. B. Rose. Vol. 3
- Il mio quaderno delle Dolomiti... ancora più belle se colorate
- Paolo Borsellino. L'agenda rossa
- The hive
- Bob Recine. Alchemy of beauty. Ediz. illustrata