Descrizione

Non sono rari i casi di cronaca che riguardano uomini e donne erroneamente condannati. Uomini e donne che, magari scagionati dopo decenni dalla prova del DNA, all'epoca dell'arresto avevano reso false confessioni o dichiarazioni autoincriminanti. A tutti questi indagati sarebbe andata molto meglio se fossero rimasti in silenzio. Se le costituzioni tutelano il diritto al silenzio è perché esso, pur fungendo talvolta da scudo per il colpevole, è spesso una protezione per l'innocente. Con questo libro provocatorio e attualissimo, James Duane rivela il fondamento razionale e giuridico della scelta del silenzio davanti all'autorità, attraverso un'acuta riflessione arricchita da una illuminante ricerca empirica. Ciascuno di noi è responsabile, proprio davanti all'autorità statale, della difesa dei propri diritti di libertà.

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