
Un istituto per suicidi
di Clavel Gilbert (Autore)
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Descrizione
Di agiata famiglia svizzera, Gilbert Clavel (1883-1927) si laureò in archeologia nel 1907 e si stabilì in Italia, tra Capri (dove possedeva la villa 'La Saida') e Positano (dove comprò una torre). Era piccolo e deforme, ma brillante e generoso, e riuscì - poliglotta, e forte del fascino della sua cultura cosmopolita - a diventare per diversi anni un punto di riferimento obbligato per gli artisti e intellettuali che frequentavano l'isola di Capri (compresi Djaghilev, l'impresario dei 'Balletti Russi', Picasso, Cocteau e Marinetti). Conobbe nel 1917, avvicinatosi ai futuristi, Fortunato Depero, con il quale instaurò un intenso sodalizio artistico; Depero illustrò il più noto testo di Clavel (Un istituto per suicidi, tradotto da Italo Tavolato e pubblicato a Roma nel 1918); sempre con Depero, Clavel realizzò i famosi 'Balli Plastici' che, presentati a Roma al Teatro dei Piccoli il 15 aprile 1918, rimasero uno dei punti qualificanti di tutta una stagione del Futurismo artistico (collegandosi anche con la famosa Ricostruzione futurista dell'universo).
Dettagli
Edizione: | 1 |
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Categoria: | storia e critica d'arte |
Volumi: | 1 |
Pagine: | 0 |
Collana: | Biblioteca delle Avanguardie |
Data Pubblicazione: | 01-2008 |
Lingua: | Ita |
ISBN: | 9788895310046 |