Descrizione

Il romanzo narra le vicende di Ulhwa, apprezzata sciamana in un villaggio della Corea, dipinge le sue pratiche cerimoniali, i riti sciamanici, il suo incontro-scontro con il figlio che, mandato in tenera età in un tempio buddista, torna a casa convertito al cristianesimo. Il lettore viene immerso nell'universo sconosciuto dello sciamanismo ancora fortemente radicato in Corea e messo di fronte alle drammatiche contraddizioni che possono nascere dall'intolleranza. Il contrasto fra mondo della tradizione e apertura a nuove forme di pensiero e credo di provenienza occidentale emerge in tutta la sua potenza. Adattato per lo schermo nel 1982, il libro fu candidato al Premio Nobel nel 1978.

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