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Carlo Scarpa in Sicilia, 1952-1978
Descrizione
«Quando Scarpa arrivava (a Palermo), le volte che si riusciva a farlo arrivare, egli sembrava rapito dalla vivace umanità esistente nella strada e in qualche modo portava anche all'interno del Palazzo (Abatellis) questo brio. Scherzava con gli artigiani, con gli operai, discuteva allegramente, finché si ritirava a lavorare, con una serenità che era il frutto di una maturazione avvenuta lungamente». La testimonianza di Giorgio Vigni rivela, con freschezza, quanto Carlo Scarpa si trovasse a suo agio in Sicilia e come traesse ispirazione da quei luoghi, così diversi dalla natia Venezia, ma altrettanto densi di storia e di bellezza. Oggetto finora di studi episodici, con riguardo soprattutto al museo di Palazzo Abatellis e alla riforma dello "Steri", il lavoro scarpiano in Sicilia trova qui una ricostruzione accurata e completa, arricchita dall'analisi di un progetto inedito e di altri due pressoché sconosciuti. Scarpa frequenta la Sicilia in due momenti diversi, distanti vent'anni l'uno dall'altro - nel 1952-1956 e nel 1972-1978 - lasciando memoria del proprio passaggio in quattro città, tra le più belle dell'Isola: Messina, Taormina, Palermo e Catania. Un'esperienza talvolta difficile, ma sempre feconda per l'architetto, che può importare temi e modelli dalla Sicilia al Veneto e viceversa, sia in campo museografico, sia in quello architettonico.
Dettagli
Edizione: | 0 |
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Categoria: | architettura |
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Volumi: | 0 |
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Pagine: | 0 |
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Collana: | Storia dell'architettura |
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Data Pubblicazione: | 01-2018 |
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Lingua: | Ita |
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ISBN: | 9788885795037 |
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