Descrizione

Il «Grande Vetro» di Duchamp, ideato e realizzato tra il 1912 e il 1923, è una delle opere più rivoluzionarie ed enigmatiche nella storia dell’arte del Novecento. Da allora critici e studiosi, in una serie sterminata di saggi e di articoli, hanno ricercato la soluzione del suo enigma, tentando di volta in volta la chiave dell’alchimia, della psicoanalisi, dell’esoterismo, secondo ipotesi sociologiche o cabalistiche. Jean Clair seguendo le tracce disseminate dallo stesso Duchamp nei suoi scritti, offre dell’opera un’interpretazione nuova e affascinante. «Il Grande Vetro» egli scrive «è una sorta di Assunzione, un passaggio dal mondo terreno al cielo delle realtà superiori. Ma questa Assunzione non ha niente di religioso; è una speculazione metafisica. […] È un poema d’amore, una sorta di epopea erotica e cosmica, in cui i grandi sconvolgimenti dell’universo accompagnano le miserie umane. Nel Grande Vetro ritroviamo tutte le figure che appaiono nei miti di un amore iniziatico rituale, di volta in volta contrastato e glorioso, dove si tratta di nascita, di morte e di resurrezione».

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