Descrizione

Alexander Calder (1898-1976) è senza dubbio lo scultore americano del XX secolo più conosciuto e amato dal grande pubblico, soprattutto grazie al suo circo itinerante e ai suoi mobiles (così furono chiamati da Duchamp); il risultato di una complessa e oculata armonizzazione di forme, colori e movimenti, di cui Sartre ebbe a scrivere: «Calder istituisce un generico destino di movimento per ogni mobile e poi l’abbandona. Saranno l’ora, il calore, l’aria a decidere le singole danze. […] Un mobile di Calder somiglia al mare e come il mare è seducente: sempre ricomincia, sempre è nuovo». Figura chiave nel dialogo transatlantico fra gli Stati Uniti e l’Europa, strinse amicizia con Man Ray, Marcel Duchamp, Miró, Mondrian e Léger. È stato l’artista stesso a fornire, delle sue sculture, lo sguardo più attento, in una serie di scritti d’occasione – sino ad ora mai tradotti in italiano, sparsi su riviste e cataloghi di mostre oggi difficilmente reperibili – che fornisce la miglior chiave di lettura del suo universo visivo.

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