
"Mi son visto di spalle che partivo"
Tra scegliere e restare ho preferito il mare
di Oreste Francesco Paolo (Autore)
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Descrizione
Non ho mai capito se scrivere, per gli scrittori, sia malattia o convalescenza; "il vizio assurdo" lo definiva Pavese, per sottolineare lo spirito, la spinta patologica. Per Francesco Paolo Oreste pare sia la direzione verso un fine di scoperta, di ricordi, di luce, di verità. Lui, poeta perduto nei perché e nei però, le sue parole che fulminano il cuore, fanno intravedere molto della sua anima e ci restituiscono l'idea di un uomo che sa leggere dentro di sé, nonostante i ricordi che, "come i sogni danno sempre la sensazione di aver perso qualcosa". Il libro è un viaggio, nel reale, nel quotidiano, un viaggio che percorriamo insieme con l'autore e con la sua brama di "scrivere, scrivere"... ed allora intinge la penna in un caffé, e scrive, scrive sui sottobicchieri nei pub, sui biglietti del treno, su mezzi foglietti, su vecchi quaderni, su vecchi pensieri.... A volte le parole colpiscono come un nervo scoperto, feriscono come una lama: il protagonista è la realtà, quella interiore, e il confine tra letteratura e vita vissuta sfuma, fino a diventare irrintracciabile. I personaggi del libro spesso sono inanimati, inusuali, scomodi e questo spinge il lettore alla rilettura di ciascun racconto, per cercare dettagli, sfumature, ritmi che, a una prima lettura, apparivano non visibili.
Dettagli
Edizione: | 1 |
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Categoria: | narrativa italiana |
Volumi: | 1 |
Pagine: | 100 |
Collana: | Suoni |
Data Pubblicazione: | 01-2010 |
Lingua: | Ita |
ISBN: | 9788882327699 |