
Per una nuova estetica del teatro
L’Arcadia di Gravina e Crescimbeni
di Guaita Camilla (Autore)
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Descrizione
La fondazione dell’Arcadia, alla fine del Seicento, è esito conclusivo di un lungo periodo di crisi del Barocco da cui era scaturita una pletora di esperienze disomogenee e distanti fra loro: le linee poetiche essenziali della neonata istituzione sono stabilite da Gian Vincenzo Gravina e da Giovan Mario Crescimbeni che, uniti in un primo momento da un’identica volontà riformatrice nel campo delle lettere, si allontanano – in un giro di anni assai breve – mentre si fa chiara la diversa concezione classicistica e l’opposta opinione intorno al ruolo e alle funzioni della poesia. Se Crescimbeni inclina alla medietas di una letteratura ben strutturata e facilmente replicabile, Gravina aspira a una tragedia civile che possa porsi non solo come strumento di ripresa formale della drammaturgia greca e latina, ma anche come riproposta del denso valore concettuale e della funzione educativa di essa. I testi drammaturgici composti dai due autori, come i trattati che li accompagnano, rappresentano un documento straordinario per comprendere l’evoluzione del pensiero arcadico nei primi anni di vita dell’Accademia e, in prospettiva più ampia, per tracciare le linee guida del dibattito primosettecentesco intorno alla necessità di definire una nuova estetica del teatro, distante dalla prassi barocca e più affine al gusto europeo coevo.
Dettagli
Edizione: | 1 |
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Categoria: | teatro |
Volumi: | 1 |
Pagine: | 426 |
Collana: | Fonti dello spettacolo teatrale |
Data Pubblicazione: | 04-2009 |
Lingua: | Ita |
ISBN: | 9788878703902 |