Descrizione

Ispirandosi a ideali artistici e letterari occidentali, Shiki rivisita lo haiku ormai atrofizzato e, sentenziandone lo “stato di morte”, lo porta a nuovi onori e splendori, fautore del ritorno di tale componimento al suo autentico spirito realistico. Il suo merito primario fu quello di iniziare la critica letteraria dell’epoca, mirando a includere haiku e waka nella letteratura, scontrandosi con il pensiero dei poeti di haiku di quel periodo, secondo i quali i criteri usati per quest’ultimo non potevano essere applicati a nessun altro genere letterario.

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