Descrizione

In questi anni la psichiatria sta andando incontro a una profonda rimessa in discussione che fa capo, da un lato, all'avanzamento delle conoscenze sul funzionamento del cervello, dall'altro, alla caduta di alcune convinzioni rivelatesi troppo semplicistiche: ciò ha reso molto più problematica la possibilità di ricorrere alle equazioni che proponevano che ad un certo quadro clinico corrispondesse un'alterazione neurotrasmettitoriale, correggibile con un farmaco selettivo per quel neurotrasmettitore. Proprio l'avanzare delle conoscenze biologiche, in particolare riguardo alla plasticità neuronale, ha ricollocato il dato biologico all'interno di più complesse relazioni ambientali, con ampie possibilità di influenze reciproche tra circuiti neurali e interferenze sociali. La disillusione di potere individuare, con una certa facilità, la patofisiologica specifica caratteristica di un quadro clinico ha anche favorito la messa in discussione dei quadri clinici stessi, concepiti quali categorie ben distinte le une dalle altre. Tuttavia, le categorie diagnostiche mantengono un'indispensabile utilità clinica. In questo volume sono state completate le nozioni concernenti la terapia, in relazione all'introduzione dei nuovi psicofarmaci e delle più attuali modalità di gestione globale del trattamento. Lo sforzo è stato quello di tracciare un percorso maturativo di acquisizione e di crescita di una cultura farmacologia che spaziasse da una rigorosa conoscenza dei meccanismi fondamentali, molecolari e cellulari fino a un corretto uso dei farmaci nelle svariate condizioni cliniche, ma che soprattutto fosse in grado di fornire gli elementi indispensabili per l'apprendimento di un razionale metodo di studio, strumento indispensabile per una costante revisione critica e un continuo aggiornamento delle conoscenze.

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