
Il poema di Ishtar
di Wirth Oswald, Caspio M. (cur.) (Autori)
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Descrizione
Estraneo ad ogni razionalismo, il visionario babilonese percepiva brandelli di futuro. Era un vaticinio oscuro e nebuloso del caos dell'idealità, per condensarsi poco a poco in concetti precisi. Si esprimeva per immagini enigmatiche, oniriche, quanto non poteva ancora comprendersi: il rapsode ispirato si è affermato profeta, vate, nel più alto senso della parola. Se noi vogliamo fare nostre quelle concezioni che dominano l'intelligenza umana, andiamo dunque a scuola dei poeti. Parlano la lingua divina dei simboli che ci dispiace se non possiamo capire a fondo perché, se la avessimo compresa meglio, tutte le controversie religiose non ci sarebbero state, ma si sarebbe piuttosto costruito il Tempio Universale che unisce tutti gli uomini.
Dettagli
Edizione: | 0 |
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Categoria: | classici |
Volumi: | 0 |
Pagine: | 0 |
Collana: | Malkhut |
Data Pubblicazione: | 01-2015 |
Lingua: | Ita |
ISBN: | 9788864961873 |
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