Descrizione

Nel 1525, tornato nella sua Villa di Vaprio d’Adda, dopo la morte di Leonardo nel 1519, Francesco Melzi si accinge a riordinare le carte ereditate da Leonardo in vista della compilazione del Trattato della Pittura. L’immane compito, che si svolge nel chiuso di una stanza mentre fuori imperversano ancora gli effetti di guerre e pestilenze, è interrotto dalle visite dei pittori in cerca dei disegni del Maestro e da una folla di questuanti, ammiratori dell’artista, biografi. Ma una visitatrice reca un dono inaspettato: un perduto libro di Leonardo che l’allievo e servitore del Maestro, Gian Giacomo Caprotti da Oreno, detto Salaì, aveva trafugato dal suo studio. Lo accompagnano altri due “quaderni” che contengono i diari dello stesso Salaì e che permettono a Melzi di rivalutare quel discusso personaggio, quel “diavolo di Salaì”, compagno e forse amante del suo Maestro e di mettersi sulle tracce di un dipinto di Leonardo che si credeva perduto.

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