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9788852605710 - La «Bellezza ch'io vidi» (Paradiso XXX, 19). La Divina Commedia e i mosaici di Ravenna. Ediz. a colori

La «Bellezza ch'io vidi» (Paradiso XXX, 19). La Divina Commedia e i mosaici di Ravenna. Ediz. a colori

di Mambelli M. (cur.) (Autore)

Itaca (Castel Bolognese)

16,00 €

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Disponibilità: normalmente rifornito in libreria in 15 giorni lavorativi
 

Descrizione

Durante la sua permanenza a Ravenna il Sommo Poeta visitò certamente le splendide basiliche bizantine traendo ispirazione dai loro mosaici. Fu Giovanni Pascoli a suggerire la rilevanza dell'arte di Ravenna come fonte ispiratrice dell'ultima cantica della Commedia. Dante è un attento osservatore di ogni forma d'arte, disegnatore lui stesso e necessariamente sensibile rispetto a quel ricco repertorio di immagini fortemente evocative, che per lui ebbero la medesima influenza di una fonte scritta. A Ravenna il poeta esule non trovò soltanto un rifugio tranquillo. Nelle basiliche del V e VI secolo, che si elevavano ancora nobili e preziose, splendevano mosaici dal forte contenuto simbolico. Erano immagini concise e luminose, smaterializzate e prive di tutti quegli elementi sensuali che potevano in qualche maniera ostacolare l'espressione della trascendenza e della spiritualità. Questa mostra aiuta a comprendere come quell'universo di simboli e trionfi, occultato dall'umile mattone dei monumenti di Ravenna, occupi un ruolo non episodico ma sostanziale nella Commedia come fonte ispiratrice di immagini sublimi dal Paradiso terrestre sino all'Empireo.

Dettagli

Edizione:0
Categoria:pittura
Volumi:0
Pagine:0
Collana:Cataloghi
Data Pubblicazione:01-2018
Lingua:Ita
ISBN:9788852605710

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