Descrizione

Attesa l’importanza della prima codificazione in materia di processo amministrativo della storia d’Italia, realizzata con D.Lgs. 2 luglio 2010, n. 104, la presente opera segnala, per ciascuna norma del nuovo codice, da un lato la DISCIPLINA PREESISTENTE e le eventuali novità ad essa apportate, dall’altro il RAPPORTO DELLE SINGOLE DISPOSIZIONI CON LE CORRISPONDENTI PREVISIONI del codice di procedura civile, per apprezzarne assonanze e differenze.Il nuovo codice raccoglie in un’unica fonte disposizioni prima disperse in numerosi provvedimenti e realizza una complessiva sistemazione della materia riguardante il processo amministrativo, avvicinandone progressivamente l’esperienza a quella del processo civile. Nei fatti il codice del processo affida la disciplina della tutela giurisdizionale a regole legislative che riecheggiano per molti versi quelle contenute nel codice del processo civile.Pur nell’ambito di questa chiara direttrice di fondo, il codice non dimentica le ragioni peculiari della giustizia amministrativa. Da qui un codice "leggero" composto da soli 137 articoli e "a maglie larghe", che lascia spazio per un verso all’intervento pretorio del giudice e per l’altro all’integrazione con le disposizioni del codice di procedura civile. Alessandro Pajno è Presidente di Sezione del Consiglio di Stato. è stato componente della Commissione istituita presso il Consiglio di Stato per la redazione dello schema del codice del processo amministrativo.Gianluigi Pellegrino è Avvocato amministrativista. è stato componente della Commissione istituita presso il Consiglio di Stato per la redazione dello schema del codice del processo amministrativo.

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