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Descrizione

In questo volume l'autrice tenta di porre alcuni punti fermi sulle questioni relative al fondamento e ai presupposti dell'illecito esercizio della funzione pubblica, allo scopo di verificare l'esistenza o meno di ragioni che ne rendano necessaria una configurazione differenziata rispetto alla responsabilità dei privati o eventualmente ne giustifichi un diverso regime giuridico. La tesi sostenuta è che, una volta venute meno le resistenze ad accettare pienamente l'idea che le persone giuridiche pubbliche possano costituire centri di imputazione anche di atti illeciti, il fondamento della responsabilità debba essere rinvenuto per esse, come per i privati, nella violazione di doveri di condotta positivi e negativi.

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