Descrizione

Le due lettere a Timoteo e la lettera a Tito (Lettere Pastorali) sono scritti attribuiti dalla tradizione ecclesiale all'Apostolo, ma redatti posteriormente nell'ambito della cerchia Paolina della successiva generazione cristiana. La singolarità di queste lettere, indirizzate a due pastori di comunità (Efeso e Creta), consiste in una raccolta di istruzioni e di ordinamenti che riguardano molteplici aspetti della vita ecclesiale: la preghiera, l'evangelizzazione, il primato della Sacra Scrittura, la custodia dottrinale ("deposito della fede"), il pericolo delle eresie incipienti, la successione apostolica e le funzioni ministeriali (episcopo, presbitero, diacono), la visione "familiare" della Chiesa, le situazioni sociali dei credenti, il ruolo ecclesiale della donna, il rapporto con l'autorità costituita. Oltre a presentare un'interessante testimonianza dell'organizzazione della Chiesa delle origini, le tre lettere contengono una ricca e variegata documentazione del patrimonio tradizionale cristiano. Dal dialogo epistolare si coglie il processo di "canonizzazione" della figura dell'Apostolo e l'attualità del suo insegnamento. La Seconda lettera a Timoteo è ritenuta il "testamento spirituale" di Paolo, la cui missione prosegue attraverso il cammino dei credenti e dei loro pastori.

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