Descrizione

Con l’entrata in vigore (29 gennaio 2011) della legge 30 dicembre 2010, n. 240 (cd. Riforma Gelmini), che s’inserisce nel più vasto progetto di revisione dell’assetto delle pubbliche amministrazioni, si attua la riforma dell’intero sistema universitario. Tra i provvedimenti più significativi della legge si segnala: per quel che riguarda la governance degli atenei, le modifiche statutarie da adottare entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge devono disporre di un codice etico per evitare incompatibilità e conflitti di interesse legati a parentele; del mandato del Rettore, con un limite massimo di sei anni; di una maggiore distinzione di funzioni tra Senato accademico e Consiglio di amministrazione e una diversa composizione; di una presenza qualificata degli studenti negli organi di governo; in relazione alla riorganizzazione interna degli atenei si prevede una riduzione delle facoltà che potranno essere al massimo 12 per ateneo; sul reclutamento si introduce l’abilitazione nazionale scientifica e la chiamata dei professori come condizione per l’accesso all’associazione e all’ordinariato; per quanto concerne la figura dei ricercatori, si riforma il reclutamento con un sistema di contratti a tempo determinato; in tema di valutazione degli atenei, le risorse saranno trasferite dal ministero in base alla qualità della ricerca e della didattica, inoltre i docenti avranno l’obbligo di certificare la loro presenza a lezione.

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