Descrizione

Ogni anno centinaia e centinaia di stranieri giungono lì col miraggio di guadagnarsi un po’ di soldi lavorando alla raccolta estiva dei pomodori o di altri frutti della terra. In particolare l’Europa dell’Est si è rivelata il serbatoio ideale di questa manodopera a basso prezzo. Ma il piccolo sogno di miglioramento economico si infrange davanti a una realtà durissima, fatta di condizioni igieniche, lavorative e salariali atroci. Molti di loro cadono vittime di veri e propri caporali dello sfruttamento (spesso loro connazionali) che li fanno vivere e lavorare in condizioni davvero semischiavistiche. Questo racconto-inchiesta prende le mosse dalla morte in circostanze quantomeno misteriose di un ragazzo polacco per cercare di dare un quadro il più chiaro e veritiero possibile della situazione. La storia che ne viene fuori è a forti tinte, e in essa incontriamo personaggi quasi romanzeschi nella loro primitiva ferocia, gli sguardi persi e disperati delle vittime e i volti nobili di alcuni pugliesi che hanno saputo e voluto essere di aiuto a questa umanità alla deriva trattati come bestie e a volte uccisi per la raccolta del pomodoro.

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